Credo che, dopo la rivoluzione industriale, il nostro rapporto con gli oggetti di uso quotidiano si decisamente cambiato.
Da una dimensione artigianale, il pezzo unico, siamo passati alla riproduzione infinita di una notevole quantità di oggetti, il multiplo.
Perdendo quella dimensione di unicità gli oggetti prodotti in serie tendono ad attirare meno interesse e ad avere, almeno ai nostri occhi, meno valore.
A volte è sufficiente de-contestualizzarli e con uno sguardo più attento, essi, sono capaci di rivelare una grande forza narrativa.
Sono in grado di raccontarci mondi a volte inediti o inesplorati.
Qui ne ho indagato il lato onirico o come direbbe Magritte, ne ho evocato il mistero.