Non avevo mai frequentato il mondo del porno probabilmente per distrazione. Ho sempre pensato, con superficialità, che nella fotografia si affronta il tema della sessualità solo per provocazione o per mancanza di idee.
Grande è stato lo stupore e immediata la fascinazione alla scoperta di una quantità infinita di oggetti dedicati ad ogni tipo di “perversione” ma consultando velocemente Wikipedia stranamente il termine perversione ha una declinazione negativa “la perversione è un atteggiamento deviato che si realizza nella ideazione e perseguimento di comportamenti distorti rispetto al senso comune.” Quindi in una società dove tutti inquinano, i perversi diventano gli ecologisti o in una società corrotta sono gli onesti. Come sempre è una questione di punti di vista
Non riesco a immaginare nulla di più democratico della pornografia. Si rivolge a tutti, è inclusiva e non discrimina. Non importa di che colore sei, come sei fatto, che orientamento politico o religioso hai.
Non è importante nemmeno l’età o l’orientamento sessuale. Anzi.
LATEX è il primo capitolo di questo nuovo progetto ALTERNATIVE. Non ho saputo resistere alla magia evocativa e alla grande creatività che ogni singolo oggetto nasconde e in qualche modo promette.
Tutto quello che ho fotografato esiste realmente, ogni singolo oggetto è normalmente acquistabile ovunque nel mondo. Non ho dovuto aggiungere nulla di mio, anzi ho deciso di sottrarre.
Ho scelto di provare a raccontare l’estetica del porno privandolo di uno degli elementi centrali: la carne. Mi sembra una buona sfida.