Credo debba essere molto frustrante scoprire o come in questo caso, certificare, l’approssimarsi di una catastrofe e non essere compresi, creduti o ascoltati.
Pasolini ci chiariva che la ” morte” dell’individuo non è quando non ti permettono di parlare ma quando quello che dici non è più capito.
Dedico questo lavoro, che avrebbe potuto chiamarsi “FINZIONI” perché quasi nulla e’ quello che sembra, a tutti i ricercatori, gli uomini e le donne dell’istituto IPCC e dell’ONU.
Solo pochi giorni fa ci hanno rassicurato, nella quasi indifferenza generale, che grazie al progressivo riscaldamento dell’atmosfera non sarà il CO2 a soffocare il pianeta ma i miliardi di metri cubi di Metano, ora congelato sul fondo degli oceani.
Questa rappresentazione degli elementi, che non vuole essere esaustiva ma iconografica e di sintesi, diventa quasi un esorcismo.
Un esercizio di riproduzione di memoria visiva (riproduco ciò che ricordo) in attesa che diventi catalogazione (riproduco ciò che non esiste più).
Wikipedia definisce: per esorcismo si intende un insieme di pratiche e riti volti a scacciare una presunta presenza demoniaca o malefica da una persona, un animale o da un luogo. Esorcizzare (scongiurare, allontanare un probabile evento avverso) e’ il mio intento.
Basterà? Non credo.