La testa è stata fatta per il bene degli occhi
Come insegna Galeno, la testa umana è formata per il bene degli occhi, il che dimostrano chiaramente gli occhi dei granchi, scarafaggi ed altri animali privi di testa, in cui gli occhi sono collocati sopra lunghe protuberanze, e non in basso, come la bocca, il naso e le orecchie che si trovano sul petto.
Che gli occhi abbiano bisogno di stare in una posizione alta lo confermano anche le sentinelle che fanno la guardia contro gli attacchi di nemici e briganti e a questo scopo scalano le mura, le montagne o le alte torri; oppure i marinai che salgono sugli alberi delle barche per vedere la terra prima di quelli rimasti sul ponte.
Dunque, poiché gli animali menzionati sono ricoperti da una pelle squamosa e dura, fu cosa sana che gli occhi fossero posti in modo sicuro su lunghe protuberanze, perché necessitavano di resistenza e potevano essere protetti esternamente da una membrana che, derivando dalla pelle di quegli animali, era anch’essa durissima e squamosa. Ma consisderate la sostanza del corpo umano e la delicatezza e fragilità della membrana con la quale gli occhi sono ricoperti, gli occhi nella loro interezza sono necessariamente morbidi, e non sarebbero potuti essere posizionati senza pericolo alla fine delle lunghe protuberanze. E mentre collocare gli occhi nella parte inferiore del corpo umano non sarebbe adatto alla loro funzione, sarebbe stato ancora meno appropriato collegarli al collo, che è esposto; e poiché la Natura non voleva impedire l’uso degli occhi né compromettere la loro sicurezza, ha costruito una parte del corpo in rilievo (cavitas orbitale), in grado di proteggere gli occhi dalle lesioni.
“De Humani Corporis Fabrica” da Andreas Vesalius